Stando ai dati riportati dal Parlamento Europeo, il trasporto su strada è responsabile del 60,7% del totale delle emissioni di CO2 del Vecchio Continente. Non sorprende quindi che la riduzione delle emissioni dei veicoli inquinanti sia tra i principali obiettivi dell’Unione Europea.
In quest’ottica si inserisce la normativa Euro 7, che rappresenta un passo significativo verso l'adozione di standard più rigorosi in merito alle emissioni dei veicoli, non solo per garantire la conformità alle normative ambientali ma anche per promuovere un futuro più sostenibile e pulito per tutti.
Scopriamo quali sono le nuove regole a cui dovranno adeguarsi i produttori automobilistici, quando entra in vigore l’Euro 7 e le tempistiche della transizione.
Nel mese di aprile, l’Unione Europea ha definitivamente approvato il nuovo regolamento Euro 7, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di scarico di auto, camion e furgoni e l’impronta di carbonio, in accordo con quanto previsto dal Green Deal europeo.
Sono due le regole principali della normativa Euro 7:
per autovetture e furgoni restano validi gli attuali limiti di emissione stabiliti dalla norma Euro 6 ma vengono introdotte regole più rigide per le particelle solide
per quanto riguarda autobus e autocarri pesanti il regolamento stabilisce limiti più stringenti per una serie di inquinanti, inclusi alcuni precedentemente non regolamentati, come il protossido di azoto (N2O)
La principale novità è che ad essere prese in considerazione non sono soltanto le emissioni inquinanti degli scarichi ma anche le particelle climalteranti prodotte dall'abrasione dei pneumatici e dei freni, con limiti specifici per le auto elettriche. Inoltre, ci sarà un'ulteriore restrizione alle emissioni di ossidi di azoto (NOx) per i veicoli Euro 7 diesel, con limiti paragonabili a quelli imposti alle vetture a benzina.
Allo stesso tempo, la normativa Euro 7 introduce precise disposizioni riguardanti la durata dei veicoli, anche in termini di chilometraggio, e requisiti minimi in merito alla durata delle batterie delle auto elettriche e ibride plug-in.
Con l’Euro 7 viene introdotto per la prima volta il Passaporto Ambientale, che deve certificare le prestazioni ambientali di ogni veicolo al momento dell’immatricolazione. In particolare, il Passaporto Ambientale fornisce le informazioni in merito a:
limiti di emissioni inquinanti
emissioni di CO2
consumo di carburante ed energia elettrica
autonomia elettrica e durata della batteria
Attraverso una sensoristica avanzata, i conducenti potranno monitorare in tempo reale, tramite i monitor di bordo, informazioni riguardanti il consumo di carburante, lo stato della batteria, le emissioni inquinanti e altri dati rilevanti.
Come accennato, i veicoli elettrici Euro 7 non saranno esenti da quest’obbligo. Per quelli venduti a partire da febbraio 2027 è previsto il cosiddetto Passaporto della Batteria, un documento digitale collegato al numero di identificazione del veicolo (VIN) tramite un QR code. Il suo obiettivo principale sarà quello di fornire informazioni dettagliate sulla provenienza e sullo stato delle batterie, garantendo trasparenza lungo l'intera catena di approvvigionamento, dal reperimento delle materie prime alle politiche di riciclaggio, offrendo così un tracciabilità completa.
L'arrivo dell'Euro 7 segna un nuovo capitolo nella regolamentazione europea sulle emissioni dei veicoli. A partire dal 1° luglio 2027, le auto saranno tenute a rispettare questo standard, mentre per i camion l'obbligo scatterà dal 1° luglio 2029, sostituendo così il precedente Euro 6. In attesa della Euro 7, la normativa evolverà nella versione Euro 6 EB per i nuovi modelli a partire dal 1° gennaio 2025 e per le nuove immatricolazioni dal 1° gennaio 2026.
Va sottolineato che non ci sarà alcuna retroattività nell'applicazione delle nuove norme, quindi coloro che possiedono veicoli Euro 6 o inferiori non devono preoccuparsi. Tuttavia, le preoccupazioni persistono per i proprietari di vecchie auto, classificate come Euro 0, 1, 2, 3, 4 e 5. Queste vetture continueranno a essere soggette ai blocchi del traffico e ai divieti di accesso nelle zone a traffico limitato delle città, in base alla qualità dell'aria locale.
Le nuove regole avranno un impatto significativo in particolare sulle aziende che gestiscono flotte aziendali, che potrebbero dover considerare la sostituzione dei veicoli più datati con modelli conformi alle nuove normative. Fortunatamente, i tempi di applicazione della normativa Euro 7 offrono una certa flessibilità: ad esempio, i nuovi modelli di auto e furgoni avranno 30 mesi dall'entrata in vigore del regolamento per conformarsi, mentre per i veicoli commerciali pesanti saranno necessari 48 mesi. In questo modo, sia le aziende che le case produttrici potranno contare su una transizione graduale, permettendo loro di pianificare e implementare le necessarie modifiche in modo strategico.
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